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  • Immagine del redattoreDr. Giuseppe Iannone

Il disturbo ossessivo-compulsivo in età pediatrica

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni, nella maggior parte dei casi da entrambe. Le ossessioni sono pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e intrusivi, che generano livelli elevati di ansia e interferiscono con la vita quotidiana. Le compulsioni sono invece delle azioni mentali ripetitive (per es. contare) o dei comportamenti (per es. riordinare) messi in atto dal soggetto nel tentativo di neutralizzare le ossessioni. In alcune situazioni è assolutamente normale avere per la testa pensieri che ci tormentano in maniera ricorrente: pensiamo ad esempio ai giorni che precedono lo svolgimento di un esame in università o di un colloquio di lavoro importante. La differenza tra i normali pensieri intrusivi e le ossessioni non riguarda tanto il contenuto quanto la loro quantità e frequenza.

L’età di esordio del DOC in età evolutiva varia tra i 9 e gli 11 anni. Nei bambini non è sempre semplice distinguere tra semplici e transitorie ripetizioni di gesti di rassicurazione e i comportamenti ritualizzati del DOC. Infatti, i bambini mettono spesso in atto comportamenti ripetitivi e rituali nell’ottica di stabilire le prime interazioni con la madre e con l’ambiente. In questi casi ritualizzazione e ripetitività possono rappresentare modalità transitorie con cui il bambino tenta di padroneggiare l’ambiente nel quale vive e le sfide delle diverse fasi di sviluppo. Per esempio, molti bambini mettono in atto delle specifiche routines nel momento della messa a letto, o danno la buonanotte ai genitori o ai propri giocattoli in un particolare modo. Tuttavia, nel caso di un disturbo ossessivo-compulsivo il bambino è pervaso da forte ansia, o da crisi di angoscia acute se gli viene impedito di agire il comportamento ritualizzato.

Le ossessioni più comuni nei bambini riguardano la contaminazione da sporcizia o da germi (che può tradursi in comportamenti compulsivi come lavare i propri giochi o anche se stessi), la preoccupazione per la simmetria (e comportamenti compulsivi di mettere in ordine i propri giochi in un certo modo), le ossessioni dubitative (e controllare ripetutamente e frequentemente che porte e finestre siano chiuse), di ripetizione (leggere lo stesso testo più volte, entrare e uscire da una stanza più volte).


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