top of page
  • Immagine del redattoreDr. Giuseppe Iannone

Ipocondria: il corpo al posto del mondo

Aggiornamento: 29 nov 2018


ipocondria è un disturbo psichico caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e infondata riguardo alla propria salute e da un´iperfocalizzazione su segnali corporei innocui (o sintomi corporei di lieve intensità), che sono vissuti come indice di una grave malattia.


Chi soffre di ipocondria cerca rassicurazioni sul proprio stato di salute attraverso ripetute visite mediche, esami diagnostici, continue ricerche su internet o su libri, ecc.  Le rassicurazioni (dei medici, dei familiari, degli amici) funzionano nel breve termine ma la continua attenzione sul corpo aumenta la sensibilità ai segnali corporei. Ciò non fa che aumentare ulteriormente l’ansia e così la convinzione di malattia tende a ripresentarsi. Si instaura un circolo vizioso che spinge l´individuo a passare da uno specialista all´altro, da un esame all´altro, nella speranza di trovare finalmente una spiegazione.


Immaginiamo la seguente situazione: Mario è  fermo al semaforo, in mezzo al traffico. Finalmente il semaforo diventa verde e lui si accinge a ripartire. Ma improvvisamente un automobilista gli taglia la strada e lui è costretto a una brusca frenata per evitare un incidente. Mario si spaventa: comincia a sudare freddo, gli tremano le mani, i suoi muscoli si irrigidiscono. Se Mario è in grado di riconoscere che tali manifestazioni fisiche sono l´espressione fisiologica del suo essersi spaventato, non guarderà  ai segnali corporei che hanno accompagnato l´emozione di spavento come ai sintomi di una malattia. Immaginiamo invece che Mario non riesca a spiegarsi l´esperienza di tali segnali corporei come ai correlati fisiologici del suo essersi spaventato. In questo caso i sintomi saranno vissuti come qualcosa di estraneo all´emozione (spavento) e alla situazione che ha prodotto l´emozione (automobilista che gli ha tagliato la strada). Per Mario allora il sudare freddo, le mani tremanti e i muscoli tesi smetteranno di essere il modo in cui lui prova spavento e diventano un sintomo allarmante, indice di chissà quale patologia.


L´iperfocalizzazione sui segnali corporei può condurre ad uno stato di ipervigilanza a sintomi viscerali o somatici e alla formulazione di pensieri catastrofici sul proprio stato di salute. In questo modo la sensazione fisica sostituisce l´emozione e il corpo(percepito come debole, malato) diviene il centro del mondo, facendo passare in secondo ruolo l´esperienza quotidiana, le relazioni con gli altri e le situazioni che hanno generato l´emozione.


Autore: Dr. Giuseppe Iannone

6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page